I Viaggiatori
Charles Dickens
Dickens scrive: «Non esiste in Italia, dicono (e ci credo)una residenza più incantevole del Palazzo delle Peschiere, dove ci stabilimmo quando i tre mesi di affitto alla Prigione rosa di Albaro erano scaduti e terminati. Sorge su un'altura entro le mura di Genova, ma appartata dalla città. Circondata dai suoi bei giardini, ornati di statue, vasi, fontane, vasche di marmo, terrazze, vialetti di aranci e limoni, cespugli di rose e camelie. Tutti i suoi appartamenti sono belli nelle proporzioni e nell'arredo; ma il grande ingresso, alto una cinquantina di piedi, con al fondo tre larghe finestre che danno sull'intera città di Genova, il porto e il vicino mare, possiede uno dei panorami più affascinantie gradevoli del mondo. Una casa più ridente e abitabile di queste grandi stanze, all'interno, sarebbe difficile da concepire, ed è certamente impossibile immaginare qualcosa di più delizioso della scena all'esterno, alla luce del sole o della luna. E' più un luogo incantato in una fiaba orientale che una grave e sobria abitazione. Come tu possa vagare, di stanza in stanza, senza stancarti delle decorazioni sui muri e soffitti, accese nei loro colori freschi come fossero state dipinte ieri; o come un piano o anche il grande ingresso che si apre su altre otto stanze, sia una spaziosa passeggiata; o come siano corridoi e camere da letto di sopra che non usiamo mai e raramente visitiamo, e a stento ne conosciamo la distribuzione; o come vi sia una vista totalmente diversa per ogniuno dei quattro lati del palazzo; ha poca importanza. Ma il panorama offerto dall'ingresso è per me una visione. Ci torno con il pensiero, come ho fatto nella placida realtà, cento volte al giorno; sto in piedi, guardando fuori, con i dolci aromi del giardino che salendo mi circondano, in un perfetto sogno di felicità»
Bibliografia
- Charles Dickens, Genova e dintorni: colori sapori e odori nelle pagine di un viaggiatore inglese a cura di Francesca Albini, 1995 Sagep. p.93 e ss